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Digitalizzazione di alcune edizioni antiche della Biblioteca Giuridica e dell'Orto Botanico

 

Dal 1 maggio sono visibili sulla piattaforma Lodovico Media Library alcune opere antiche della Biblioteca: un manoscritto e alcuni opuscoli giuridici.

Il manoscritto in due tomi: tomo I e tomo II più un’appendice, appartiene al fondo dell’avvocato modenese Gustavo Benucci (1837-1912) e contiene la trascrizione delle lezioni di Istituzioni criminali tenute all’Università di Modena dal prof. Giovanni Cosimo Medici tra fine Settecento e inizio Ottocento. Una nota all’inizio del primo tomo potrebbe attribuire la trascrizione, che è datata 1818 (1846 l’appendice), a Francesco Benucci, padre di Gustavo Benucci.

Questi gli indici dei due volumi.

Gli opuscoli giuridici, stampati tutti a Modena nel corso del Seicento, appartengono ad una miscellanea acquisita in tempi recenti. Contengono regolamenti relativi a Modena e alle sue istituzioni: come ad es. opere pie, il monte frumentario, i collegi dei banchieri e degli avvocati, il monte di pietà, il Collegio dei Nobili della Madre di Dio e di San Dionisi Areopagita, cioè l’attuale Collegio San Carlo.

Motivi e capitoli generali del Collegio de' nobili della madre di Dio e di s. Dionigi Areopagita, in Modona : per Giulian Cassiani, 1626

Sulla stessa piattaforma sono accessibili i cinque volumi dell’erbario Plantarum minus cognitarum centuria I. [-V.] complectens plantas circa Byzantium & in oriente observatas (Centuria I-II, Centuria III-IV) del botanico e medico tedesco Johann Christian Buxbaum stampato a San Pietroburgo tra il 1728 e 1740 e conservato dalla Biblioteca dell’Orto Botanico dell’Ateneo.

L’opera contiene la descrizione della flora che lo scienziato trovò in Asia Minore al seguito di una missione diplomatica russa tra il 1724 e il 1727 ed è arricchita da numerosissime tavole calcografiche.

La particolarità di questo esemplare è data dal fatto che le illustrazioni sono colorate a mano e corredate da annotazioni monoscritte ad opera di un successivo possessore, verosimilmente il botanico e medico svizzero Abraham Gagnebin.

[Ultimo aggiornamento: 06/06/2023 12:20:13]